Piazza Re di Roma, una vera comodità!

piazza re di romaVivere Roma per pochi giorni o per tutta la vita ha a monte scelte diverse e farlo in un quartiere piuttosto che in un altro influisce sull’esito stesso del progetto di vita o di vacanza. Alcune zone infatti lasciano un ricordo piacevole e la voglia di ritornare o trasferirsi, altre meno.

La zona compresa tra San Giovanni e l’inizio dell’Appia, piena di negozi, ben servita dai mezzi pubblici e con tutta una serie di servizi, è indubbiamente tra le più quotate per passare dei pomeriggi piacevoli di shopping o più semplicemente per viverci.

Piazza Re di Roma è un po’ il punto nevralgico di questa zona, la cui popolarità è relativamente recente: come non ricordare nel celebre film “Ladri di biciclette” l’Appia considerata un po’ periferia, anche se brulicante di vita, in piena espansione, con palazzi costruiti da poco e una grande densità edilizia.

Al contrario di tanti altri quartieri romani che hanno subito alterne vicende (un esempio dei più eclatanti forse è il Pigneto, nuovo punto di ritrovo per la movida romana, riqualificato man mano nel corso di questi ultimi anni, o San Lorenzo, quartiere noto ai chiunque pure fuori Roma per locali e negozietti etnici tipici, sempre più ricco di attrattive e sempre meno residenziale, nonostante o, forse, a causa della vicinanza con la prima università di Roma) il quartiere Appio-Latino che ruota attorno a piazza Re di Roma ha avuto sempre una costante evoluzione di tipo residenziale.


Piena di scuole, di tutti gli ordini e gradi, dalle primarie ai licei, la zona di Re di Roma ha avuto uno sviluppo crescente pure per altri generi di servizi e per i negozi, che si sono sviluppati a tal punto da rendere questo punto dell’Appia un vero e proprio crocevia che non conosce sosta né di giorno né di notte, senza contare che comunque si tratta di una delle arterie principali della Capitale.

Alcune attività hanno avuto particolare successo, detenendo quasi un primato rispetto ad altre, come ad esempio Pompi e il suo famoso tiramisù, oppure due delle sedi dei più importanti compro oro romani, A peso d’oro e OroElite.

Lo sviluppo è dovuto principalmente alla posizione strategica, in uno degli snodi principali della città, facilmente raggiungibile e molto visibile.

Anche se nel caso di Pompi i ruoli sembrano invertiti, è quasi il bar/pasticceria ad aver reso famosa la piazza: non è infrequente che qualcuno dichiari di non conoscere la piazza, ma basta nominare il rinomato tiramisù perché la mappa mentale di Roma si aggiorni e la piazza sconosciuta compaia in bella mostra.

piazzarediromaLe attività che prosperano in questa zona sono comunque di ogni tipo, dalla ristorazione all’abbigliamento.

È possibile gustare un ottimo arancino siciliano e guardare le vetrine di uno dei tanti negozi che si affacciano sulla piazza, innamorarsi di un anello o di un paio di scarpe all’ultima moda e concedersi un buon gelato artigianale, volendo pure senza glutine, oppure il famoso tiramisù.

Il quartiere è tranquillo, fatta eccezione delle ore di punta è possibile passeggiare in tutta calma e fermarsi a riposare nel centro della piazza, dove panchine strategicamente sistemate sotto gli alberi offrono un po’ di refrigerio soprattutto d’estate.

Ma lo spazio è così grande da ospitare pure aree attrezzate per bambini, dove poterli lasciare giocare in sicurezza, e per cani, opportunamente recintate. 

Negli anni passati la piazza è stata sfruttata pure per ospitare mercatini internazionali e d’inverno una pista di ghiaccio. Un modo diverso e divertente per vivere appieno il quartiere.

Tra i vantaggi della zona basilare è proprio la facile raggiungibilità con qualsiasi mezzo: oltre alla linea della metropolitana (la A che collega Anagnina a Battistini) che si affaccia direttamente sulla piazza con più uscite, diversi autobus transitano o fanno sosta arrivando per lo più dalle stazioni principali come Termini e Tiburtina; ma pure in auto non è difficile arrivarci da qualsiasi altro punto di Roma, nonostante in alcune ore possa spaventare il traffico e l’ingorgo inesorabile che attanaglia alcuni punti dell’Appia (anche se la piazza in sé consente un buon deflusso di auto proprio per l’ampiezza delle corsie e i numerosi svincoli), poiché è collegata al GRA dalla tangenziale che ci passa quasi affianco e, volendo allargarsi, all’aeroporto di Ciampino seguendo l’Appia verso fuori Roma. Scooter e moto sono una costante, mentre il mezzo che viene utilizzato di meno, ma che invece dovrebbe essere incentivato (a patto di rendere le strade sempre più sicure), è la bicicletta. Ne passa qualcuna dalla piazza, ma in minor numero rispetto a tutto il resto.